domenica 25 settembre 2016

Figli







Le mie figlie hanno lo sguardo che è un pontile e da lì le barche partono soltanto.
Il sole sull'acqua scintilla.
Sto seduto e mi guardo le mani per essere sicuro di non tenere nessuna cima.
Ho i calli sui palmi. Segnano il tempo che mi sono mancate: è un conteggio che si aggiorna e serve per rendere importante tutto il resto.
Una difficile estate è alle spalle e so che loro sono pronte per un nuovo varo. Fa male, come ogni consapevolezza di padre.
Mi alzo e tolgo l'ultimo ormeggio. Spingo di prora e le guardo allontanarsi ancora.





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