domenica 15 settembre 2013

Non dire Sganzisgatto...


Il logo della compagnia teatrale "Sganzisgatto"


Il genio, l'abilità e la competenza, quando si incontrano, compongono una sinfonia universale.
La compagnia teatrale Sganzisgatto è lo strumento che suona questa sinfonia.
Dopo tanti rinvii, sabato 14 Settembre 2013 sono finalmente riuscito a guardare il musical "Frankenstein Junior", tratto dall'omonimo film del 1974 diretto da Mel Brooks.

In occasione della "Nottissima" di Empoli, la compagnia si è esibita in uno dei luoghi più rappresentativi della città: Piazza Farinata degli Uberti (Piazza dei Leoni per gli empolesi).

Dopo una estenuante lotta per accaparrarsi una sedia, ti potevi accomodare e cominciare a renderti conto che quel palcoscenico, quel sipario, la band dal vivo che si preparava ad accompagnare gli attori erano elementi di prima qualità.

Inizia il musical.
Ti aspetti gente in gamba, certo, conoscevo alcuni di loro e sapevo che erano bravi.
Dopo qualche minuto ti rendi conto che qui si sfiora l'eccellenza.

Gli attori hanno una dizione, un'intonazione, una presenza scenica, una dimestichezza tale da fare invidia alle "stelle" che calpestano i grandi teatri nazionali (anche se il gruppo, ha già meritatamente calcato le scene di alcuni importanti teatri in giro per l'Italia).

La regia è eccellente.
Oltre all'abilità con cui il film è stato ridotto per trasformarlo in musical, c'è la competenza con cui tutti i fatti salienti del film che non sono recitati, possono essere compresi tra una voce fuori campo o una canzone, c'è una scenografia artistica che è incredibilmente funzionale, tridimensionale, che mescola il legno con l'immagine proiettata e una profondità che le luci accentuano.

Un corpo di ballo non invadente che oltre a far da comparsa è elemento portante dei cambi di scena o la ciliegina sulla torta dei climax, nelle varie scene.
Un piccolo manipolo di attori si adopera per spostare gli allestimenti appena le luci si spengono o a farlo al momento in cui l'attenzione del pubblico è attratta dalla parte opposta del palcoscenico.

Il "nostrano" Igor è riuscito a mantenere il controllo della situazione anche durante una bonaria "invasione di campo" di uno spettatore "socialmente scontento".

Dopo aver salutato i componenti che conoscevo, mi sono vergognato per non aver espresso a tutti gli altri il mio apprezzamento. Spero di aver rimediato con questo pezzo.



La locandina del musical elaborato dal film di Mel Brooks
Insomma...

Partendo dal presupposto che "Frankenstein Junior" è uno dei miei film preferiti, dal fatto che alcune scene sono diventati tormentoni familiari, che hanno contribuito a creare complicità con le mie figlie, che un film come questo è diventato un musical di una compagnia teatrale in cui militano due mitici compagni delle scuole medie... direi che non era possibile perdersi lo spettacolo che hanno offerto!

Conosco la compagnia Sganzisgatto da parecchio tempo anche se non avevo mai visto un loro spettacolo. Quando capitava l'occasione c'era sempre un impiccio che mi impediva di partecipare a un loro spettacolo.

Una curiosità.
Non sapevo dire il loro nome.

Sgan... Sgancing.... Zwanzig...stransig...

Pensavo che fosse uno di quegli accordi tra sillabe, come quando si deve snocciolare uno scioglilingua.
Invece mi sbagliavo.

Alla fine dello spettacolo mi sono alzato felice come un bambino e mi sono accorto che potevo dirlo.Cavolo, riuscivo a dire Sganzisgatto senza inciampare con la lingua!

Senza volerlo, la compagnia ha creato una di quelle parole che ogni tanto ti vengono in mente e ti danno allegria, come il "supercalifragilistichespiralidoso"di Mary Poppins o il "Ramaya" di Afric Simone.

Ho detto senza volerlo; già, perchè ieri ho scoperto anche un'altra cosa: l'origine del nome!

Scopritelo anche voi!

Adesso non vedo l'ora di assistere alla loro prossima "prima" che si terrà il 16 Dicembre al Teatro Excelsior  di Empoli.

Per conoscere meglio la compagnia:
Il sito internet
Il link alla pagine Facebook

365 Racconti di Natale

Copertina utilizzata per la scheda di prenotazione delle librerie e, forse, quella ufficiale.


Dopo la "365" sulla fine del mondo, la "365" storie d'amore, ho il grande piacere di essere presente con un racconto sulla prossima antologia della Delos Book: "365 racconti di Natale".

Quella che ormai è diventata una collana annuale (è alla 5° uscita), ha in catalogo altri due volumi usciti, oltre a quelli citati: la "365" racconti horror e la "365" racconti erotici.

Le caratteristiche sono le stesse: un racconto per ogni giorno dell'anno, scritto da un autore differente, di una lunghezza standard di 2000 battute.

Le selezioni per partecipare con un racconto sono ancora aperte: provateci, dai!

Che dire... Buon Natale!