giovedì 7 giugno 2012

Chi colleziona la collezione del collezionista?

Un esempio di collezione trovata in rete.


Qualche giorno fa ho partecipato al funerale di un anziano collezionista di oggettistica del primo novecento... entrambi del primo novecento.

Mentre osservavo il suo ultimo giaciglio non potevo fare a meno di darmi un'occhiata intorno e soffocare la miriade di domande che avrei voluto porre ai familiari sulla storia di quella monumentale quantità di oggetti (dislocati anche altrove, mi dissero).

Quanto tempo avrà impiegato a raccoglierla?
Dove avrà trovato quegli oggetti provenienti da ogni parte del mondo?
Bambole di porcellana, placche di squadre sportive, scatole di metallo contenenti prodotti i cui marchi colorano ancora oggi i supermercati, giocattoli in legno, robot a carica, carillon decorati a mano... ignoro il valore reale di quegli oggetti ma certamente pulsavano dell'amore che il loro proprietario aveva loro dispensato nell'arco di una vita.

Adesso sono rimasti soli.
Che fine faranno?
I suoi familiari capiranno l'importanza che quegli oggetti avevano per lui?
Rimarranno esposti oppure saranno rinchiusi in qualche scatolone?
Saranno gettati? Regalati o rivenduti?

Ho immaginato una situazione alla "Toy Story", per cui oggetti inanimati cercano scampo per tovare una nuovo posto, un nuovo motivo per esistere.

Le collezioni sono parte integrante della vita di una persona. Spesso non hanno valore commerciale ma sono importanti per chi, con pazienza, ha accumulato oggetti che in un certo momento della vita, ha deciso di volere.

Chissà quanto tempo, litigi, sopportazione e denaro sono celati negli oggetti collezionati.
Quanta attesa per un articolo che non si trova o che appartiene a un altro e non si può avere.

Quando una persona non c'è più, la sua collezione racconta molte cose del proprietario.

Quando egli muore, chi raccoglierà quell'eredità spirituale, colma di passione, ricerca, pazienza?
Ci sarà qualcuno pronto a comprendere il motivo profondo che ha spinto un familiare a dedicargli una parte della sua vita?

Intanto la collezione è sola, unica a non essere consolata.
Immobile, a testimonianza di quanto possono essere importanti alcuni oggetti, per i più senza valore.

3 commenti:

Francesco L. P. 023 ha detto...

Me lo chiedo spesso anche io! Non sono un grandissimo collezionista, vado più a pancia che non a cervello, però...che fine faranno i miei disegni originali, la mia collezione Subbuteo? Al momento non ho figli o altri fidati a cui lasciare tale materiale, per il quale ho speso gran parte della mia vita! Pensieri un pò negativi...

Marco Frosali ha detto...

Stessa situazione. Scherzando (o meglio, sperando che sia più tardi possibile) ho promesso ad un amico i miei Dampyr.
Dieci anni fa è deceduto un ragazzo con cui condividevamo la passione per i più svariati fumetti. Ad oggi la sua stanza è intatta, così come lui l'ha lasciata... e capisco il motivo di questa decisione da parte dei suoi genitori.
C'è la storia di una persona nella sua collezione.

Francesco L. P. 023 ha detto...

Esatto!