mercoledì 27 giugno 2012

Sulle tracce di Tin Tin

Una delle più famose immagini diTin Tin - Copiright degli aventi diritto

Tin Tin è uno dei simboli della bandè dessinée francese e da decenni, oltre ad essere un best-seller, occupa un posto privilegiato nella classifica delle opere più importanti per la storia del fumetto.

Da alcune settimane Rai5 propone una serie di "rievocazioni" che ripercorrono le vicende della collana dedicata al biondo personaggio di Hergè con una serie di documentari intitolati "Sulle tracce di Tin Tin".

Ogni episodio accosta una parte documentaristica dei luoghi esotici (o meno) che Tin Tin visita, all'avventura che vive in quel posto particolare, sovrapponendo con una magistrale regia filmati reali, vignette animate in un vortice di narrazione e informazione così legati da costituire un'omogeneità ipnotizzante.

Sul primo sito linkato qui sotto, dedicato alle repliche degli episodi, è possibile rivedere alcune puntate di questo programma.

Sulle tracce di Tin Tin in Tibet

Sito francese Arte.tv; pagina dedicata a Tin Tin

Tin Tin su Wikipedia

lunedì 18 giugno 2012

domenica 17 giugno 2012

Il cinema secondo Alfred Hitchcock

Copertina dell'edizione "Il Saggiatore"


Secondo me vale la pena di sentire l'opinione di Alfie.

Il volume presenta un'intervista rilasciata nel corsi di vari anni dall'artista inglese a Francois Truffaut, importante regista francese appassionato dell'opera di Hitchcock.

Non solo conosciamo i retroscena di importanti film che hanno segnato la storia del cinema ma anche risvolti del protagonista altrimenti sconosciuti.

mercoledì 13 giugno 2012

Zagortenayde


Copertina del volume, realizzata dal Maestro e creatore grafico di Zagor: Gallieno Ferri

Zagortenayde è il titolo di questo libro la cui copertina è postata sopra.
Si tratta di un volumone di oltre 250 pagine, dedicato al mondo di Zagor, personaggio di Sergio Bonelli Editore in uscita a fine giugno.

Il sommario è davvero ricco di articoli e immagini e percorre tutta la vita editoriale del personaggio.
Sono analizzati gli eroici viaggi del personaggio in lungo e in largo per il globo ed altriinediti approfondimenti, con l'intervento dell'attuale curatore e sceneggiatore principe della serie: Moreno Burattini ( Ecco il suo frequentatissimo Blog )

Insomma, lo Spitiro con la Scure è un personaggio sul quale non si riesce a mettere la parola fine: c'è sempre qualcosa da dire, rivelare, ricordare, approfondire.

Oltre a trovare sue notizie sul Blog di Baltorr , su quello di Francesco L. P. (tra gli autori del "Bel Tomo"), godrà di tutte le attenzioni sul Blog di casa: Scls-magazine.

Ho l'onore di essere presente con un pezzo dedicato all'analisi dei contenuti di una delle decadi editoriali del personaggio.
Che non sono poche... va beh, non lo dico: basta guardare in copertina.


domenica 10 giugno 2012

Patricia Highsmith e la suspense




La Highsmith è una grande scrittrice. Non solo perchè Alfred Hitchcock e altri registi hanno tratto film dai suoi romanzi e racconti, non soltanto perchè lo dice anche Camilleri e probabilmente non contano nemmeno le copie vendute dei suoi lavori.

In realtà la signora Patricia è una grande scrittrice perchè basta leggerla per rendersene conto.

L'immagine sopra rappresenta un campione della sua produzione. Un libro che ho acquistato alcune settimane fa che giaceva sugliscaffali del magazzino di una libreria probabilmente da anni (visto che è stato stampato negli anni '90).

Cosa mi piace di questa scrittrice?

La scorrevolezza delle sue parole, l'ambiente domestico delle sue storie, l'inimmaginabile che fa breccia nella quotidianità, come un'unghia sulla lavagna.

Una bella scoperta, immeritatamente fuori dai cataloghi.

giovedì 7 giugno 2012

Chi colleziona la collezione del collezionista?

Un esempio di collezione trovata in rete.


Qualche giorno fa ho partecipato al funerale di un anziano collezionista di oggettistica del primo novecento... entrambi del primo novecento.

Mentre osservavo il suo ultimo giaciglio non potevo fare a meno di darmi un'occhiata intorno e soffocare la miriade di domande che avrei voluto porre ai familiari sulla storia di quella monumentale quantità di oggetti (dislocati anche altrove, mi dissero).

Quanto tempo avrà impiegato a raccoglierla?
Dove avrà trovato quegli oggetti provenienti da ogni parte del mondo?
Bambole di porcellana, placche di squadre sportive, scatole di metallo contenenti prodotti i cui marchi colorano ancora oggi i supermercati, giocattoli in legno, robot a carica, carillon decorati a mano... ignoro il valore reale di quegli oggetti ma certamente pulsavano dell'amore che il loro proprietario aveva loro dispensato nell'arco di una vita.

Adesso sono rimasti soli.
Che fine faranno?
I suoi familiari capiranno l'importanza che quegli oggetti avevano per lui?
Rimarranno esposti oppure saranno rinchiusi in qualche scatolone?
Saranno gettati? Regalati o rivenduti?

Ho immaginato una situazione alla "Toy Story", per cui oggetti inanimati cercano scampo per tovare una nuovo posto, un nuovo motivo per esistere.

Le collezioni sono parte integrante della vita di una persona. Spesso non hanno valore commerciale ma sono importanti per chi, con pazienza, ha accumulato oggetti che in un certo momento della vita, ha deciso di volere.

Chissà quanto tempo, litigi, sopportazione e denaro sono celati negli oggetti collezionati.
Quanta attesa per un articolo che non si trova o che appartiene a un altro e non si può avere.

Quando una persona non c'è più, la sua collezione racconta molte cose del proprietario.

Quando egli muore, chi raccoglierà quell'eredità spirituale, colma di passione, ricerca, pazienza?
Ci sarà qualcuno pronto a comprendere il motivo profondo che ha spinto un familiare a dedicargli una parte della sua vita?

Intanto la collezione è sola, unica a non essere consolata.
Immobile, a testimonianza di quanto possono essere importanti alcuni oggetti, per i più senza valore.