giovedì 22 settembre 2011

Si sciolgono i REM


Si sciolgono i REM? Pare di sì.

Ho il privilegio di essere cresciuto senza preconcetti.
Collegando ciò alla musica, mi sono trovato in età adulta ad accorgermi di aver seguito molti generi e correnti e di riuscire, in un’ipotetica “platinum”, a infilare davvero di tutto.

Questo mi permette di ripensare al passato e vedermi alla maggiore età, scoprire che adoravo i Queen senza sapere che erano loro. Potere ascoltare musicassette dei Manowar, Angra o Kiss e apprezzare qualcosa di tutti (mentre per i Pantera non ci sono state speranze).
E’ stato inutile cercare di capire quale magia riusciva a farmi emozionare indifferentemente dalla musica classica, quella leggera, pop o disco…
C’erano tutti. Gli U2, i Pooh, Baglioni, Rino Gaetano, De Andrè, i grandi pezzi degli anni ’60, The Boss, il Rock, uno spruzzo di Blues…
E poi c’era “losing my religion” che rivedevo spesso in videoclip, quando si potevano vedere solo su “Videomusic”. 
L’attesa di un particolare pezzo lo rendeva importante e restava impresso a lungo.

Questo pezzo riusciva a regalarmi quel sottile filo di angoscia e speranza ogni volta che l’ascoltavo.
Finito il video, riuscivo persino a sentirmi migliore e ad avere nuove prospettive.

Oggi mi sento un pò Brizzi, con il suo Jack Frusciante, perché per me i REM appartenevano a quel particolare immaginario in cui speri che tutto rimanga immutato. 
Mi ero perso lo scioglimento dei Pink Floyd (scoperti tardi); mi aveva appena sfiorato quello dei Duran Duran (all’epoca, nella mia compagnia, era considerato un gruppo per “fighette”); avevo apprezzato quello dei Queen in memoria del grande Freddy Mercuri…

Oggi aver letto dei REM mi ha davvero colpito. Chissà quali sono i motivi, se li potremo sapere o se alla fine m’importa davvero saperli.
Il problema è che adesso vado sul Tubo, “guardascolterò” Losing my religion con sottofondo mentale: “adesso non ci sono più”.

RIP REM e grazie.




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